Massimo Tettamanti
Uno svizzero a Firenze innamorato delle arti decorative, da Giocondo Albertolli al milanese Gaetano Monti
di Marco Riccòmini

Uno svizzero a Firenze innamorato delle arti decorative, da Giocondo Albertolli al milanese Gaetano Monti
di Marco Riccòmini
"Credo che gli antiquari abbiano l’enorme potenzialità di diventare, tutti insieme, quello straordinario museo di arti decorative che manca all’Italia".
di Leonardo Piccinini
La sua competenza e la capacità di giudizio lo rendevano per tutti i colleghi, collezionisti e critici d’arte un importante punto di riferimento.
di Ruggero Longari
Mirabilia... e Raritas
di Marco Riccòmini
Attese sempre più lunghe e accesso a numero chiuso per le visite in esportazione; la circolare Famiglietti non può anteporsi ai decreti attuativi e al Codice
di Francesco Ferri
La piazza principale del mercato artistico italiano assiste impotente alla condanna dei beni (ove non bastasse quella delle persone) ad una soffocante immobilità.
di Giulio Volpe*
Ammiravo la sua sprezzatura coi disegni (nei cui segreti mi introdusse), e non poche furono le sortite che condividemmo, nei ruoli di maestro e allievo.
di Marco Riccòmini
L'opera dipinta da Guido Reni a inizio ‘600, appartenuta al celebre collezionista e finita dispersa dopo le aste di fine ‘800, ritorna a far parte del patrimonio della Galleria Borghese
di Leonardo Piccinini
Succede a Aldo Bassetti che ha ricoperto la carica dal 2007.
di Simone Facchinetti
Non v’è nulla di male a tirare fuori il proprio esibizionismo, se serve ad acchiappare clienti.
di Marco Riccòmini
La cosiddetta Sala del Grechetto di Palazzo Sormani forse non cambierà mai il proprio nome, anche se è ormai certo che l’autore della mirabolante serie di ventitrè tele non è il celeberrimo artista genovese.
di Leonardo Piccinini
Ginzburgmania
di Simone Facchinetti
Nella prima edizione delle Vite vasariane (1550), a Genga, benché ancora in vita, era comunque riservato un medaglione conciso ma molto elogiativo, inserito entro la biografia di Dosso e Battista Dossi, e innestato sul ricordo del contributo dei due fratelli ferraresi all’apparato decorativo dell’Imperiale1 Lì Vasari dichiarava infatti che, avendone «la occasione», era suo «debito» richiamare ai lettori […]
di Barbara Agosti