Da privato a pubblico: il Museo di Doccia, storia di un’impresa toscana.
Dopo più di 250 anni il Museo di Doccia non sarà più in mano ad un proprietario privato ma sarà parte del patrimonio pubblico italiano.
di Livia FrescobalMalenchini*

Dopo più di 250 anni il Museo di Doccia non sarà più in mano ad un proprietario privato ma sarà parte del patrimonio pubblico italiano.
di Livia FrescobalMalenchini*
Ciclo di conferenze sulla contraffazione dei beni culturali.
La Germania ed il Regno Unito sono in assoluto i primi Paesi in termini di bilancio positivo di beni culturali esportati ed importati, vale a dire che esportano più di quanto importino. Ma come se la cava a riguardo l’Italia?
La mostra ricostruisce quel cruciale momento immediatamente successivo alla caduta di Napoleone, nel quale Venezia dominata dall’Austria cercò di risollevarsi dalla perdita di sovranità con l’esaltazione dei propri artisti.
di Leonardo Piccinini
La Galleria dell'Accademia di Firenze presenta le recentissime, importanti acquisizioni di opere: quattro dipinti e una scultura, che vengono ad incrementare le collezioni del museo.
Per gentile concessione de Il Sole 24 Ore proponiamo l'articolo di Andrea Daninos, uscito sullo scorso numero di How to Spend It Intuition, la bella mostra inauguratasi al museo Fortuny in concomitanza con la Biennale veneziana, si apre con l’opera di Jean-Michel Basquiat Versus Medici del 1982. Parafrasando il titolo la si può certamente definire […]
di Andrea Daninos
Un percorso che supera convenzioni e clichè, puntando direttamente sulla qualità degli espositori.
di Leonardo PIccinini
Il ricordo della festa di Firenze, tra quel che cera (senza l'apostrofo) e quel che non c'è più
di Marco Riccòmini
Oltre 30mila visitatori hanno affollato le sale di Palazzo Corsini nei dieci giorni di apertura al pubblico.
di Leonardo Piccinini
Spetta a Mitsumasa Takanashi, che ringrazio sentitamente per la preziosa collaborazione offertami con la messa a disposizione del suo ricco materiale fotografico, quello che può ritenersi il più importante recupero ludovichiano degli anni più recenti, meritevole di un’eco ben maggiore di quella sinora ricevuta[1]. Mi riferisco al grande lacerto[2] di un dipinto, assai noto in […]
di Alessandro Brogi
A parte il diverso e maggiore coinvolgimento con gli strumenti pratici dell’operare, rispetto ai pittori, era un’altra la difficoltà che, per la scultura in stucco, finiva per rendere fino ad un certo punto vana la pur militante promozione liberale delle arti nella quale si identificava l’istituzione stessa dell’Accademia Clementina[1]; era la necessità, in pratica, di […]
di Stefano Tumidei
Oltre a Bologna, è Roma il luogo dove, nella prima metà del Seicento, fu realizzata la maggior quantità di traduzioni da Guido Reni. La fortuna delle opere del pittore in questo contesto non fu influenzata da lui, ma ebbe origine da iniziative del collezionismo, del mercato e degli intagliatori stessi. Gli incisori che a queste […]
di Francesca Candi
Mostre, restauri, riaperture tra Settembre e il mese successivo.
di Leonardo Piccinini