Si fa, non si fa, si fa…il tormentone che nei mesi scorsi ha coinvolto tutti coloro che gravitano intorno alla fiera dell’arte più importante al mondo, il TEFAF (The European Fine Art Fair), si era risolta con la (giusta) decisione di tenere un’edizione-ponte, digitale, dal 9 al 13 settembre con anteprima (su invito) l’8 settembre. Continua dunque, in attesa della primavera che molti (incrociamo le dita), a partire dal mitico professor Fauci, indicano come il momento di uscita dalla pandemia, la modalità online, sviluppata e perfezionata in modo davvero ammirevole, con tanti eventi e appuntamenti consultabili sul sito TEFAF.
"TEFAF ha inoltre deciso di destinare una somma al restauro del notevole ritratto di Édouard Manet del cugino Jules Dejouy (1879), uno dei grandi avvocati di Francia, conservato a Cardiff."
Oltre duecento espositori, dodici nuovi galleristi: ognuno di questi ha la possibilità di presentare fino a tre opere tra arte, antiquariato e design. TEFAF ha inoltre deciso di destinare una somma al restauro del notevole ritratto di Édouard Manet del cugino Jules Dejouy (1879), uno dei grandi avvocati di Francia, conservato a Cardiff.
Da notare la curiosa scelta, chissà quanto consapevole ma azzeccata, di puntare su un’opera che campeggia in numerose pagine social (Twitter, Instagram…): il busto marmoreo di San Carlo Borromeo, opera di uno degli artisti più importanti della Roma barocca, il comasco Ercole Ferrata, presentato dal nostro Bruno Botticelli. Immediato il richiamo al ruolo giocato dal santo, arcivescovo di Milano, nel prestare eroicamente soccorso agli appestati del 1576 (capitolo XXXI dei Promessi Sposi): speriamo sia di buon auspicio!