L’importanza del dono

Fabrizio Moretti e gli Uffizi

di Leonardo Piccinini

Credo che sia doveroso da parte di noi mercanti d’arte, che tanto abbiamo avuto dall’arte, restituire alla comunità. Poter collocare un’opera nel più importante museo del mondo, gli Uffizi, è una grande soddisfazione intellettuale. Questa donazione sarà in ricordo del mio amato padre Alfredo, a cui devo tutto. Grazie al Direttore Eike Schmidt per aver reso questo possibile”. Queste le parole del segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, Fabrizio Moretti, nel corso della presentazione della sua donazione alle Gallerie degli Uffizi. Si tratta del Cristo risorto (tempera su tavola, 45×60 cm), una delle rare opere conosciute dell’artista fiorentino Niccolò Betti, anni ’70 del ‘500, allievo di Giorgio Vasari che prese parte al meraviglioso cantiere dello studiolo di Francesco I, lavorando poi nel Granducato e perfino a Valladolid per Maria Maddalena d’Austria. Importanti le parole del direttore degli Uffizi, Eike Schmidt: “L’attività degli antiquari è storicamente uno dei pilastri su cui si fonda la ricerca storico artistica e in molti casi anche la salvaguardia del nostro patrimonio, spesso da loro riportato in patria. Questa donazione di Fabrizio Moretti in ricordo del padre, che si aggiunge ad altri gesti generosi da parte della categoria nei confronti dei musei, è un gesto importante per gli Uffizi e aggiunge un tassello mancante nelle nostre collezioni”.