75mila visitatori: un bilancio lusinghiero per la mostra d’arte più importante al mondo, il TEFAF di Maastricht, che dal 10 al 20 marzo ha accolto, secondo i dati appena diffusi, “collezionisti provenienti da 60 nazioni e rappresentanti di 254 (!) musei internazionali”.
Non è un risultato scontato, anche se da anni siamo ormai abituati al “miracolo” che si svolge sulle rive della Mosa: la qualità, la diversità (e quindi la complessità), la mise-en-scène delle opere esposte difficilmente trova paragoni.
“Un museo in vendita” è solito affermare Fabrizio Moretti, protagonista nel board di TEFAF.
Certamente all’Europa di oggi, minacciata dai nazionalismi di ritorno, dai tragici attentati terroristici, dalla mancanza di visione che non sia puramente economica, è assolutamente necessario il richiamo alla sua poderosa eredità culturale.
Nella città del Trattato, dove i confini (su cui fino a settant’anni fa scorreva il sangue di milioni di vite…) ora sono tracciati solo sulla carta, nei padiglioni del MECC di Maastricht quest’eredità si dispiega in tutta la sua bellezza: l’arte italiana, presente un po’ ovunque, non solo presso i 18 partecipanti nostrani (in costante aumento..!), la classicità mediterranea, con preziose testimonianze dell’Islam illuminato, le raffinatezze del gusto francese, i fiamminghi, il design storico….peccato non aver passato intere giornate tra stand mai così scenografici come quest’anno, dove l’imperativo sembrava essere quello di stupire, di coinvolgere.
La soddisfazione diffusa tra gli espositori e i numerosi bollini rossi visti qua e là sono la conferma di un interesse che a Maastricht prescinde dalle tendenze speculative e modaiole che ormai affliggono capitali europee e riviste patinate.
"Capitava così di vedere autentiche, sorprendenti meraviglie, come una veduta panoramica di Parigi a 360 gradi di inizio ‘800, composta di dieci gouache…"
Capitava così di vedere autentiche, sorprendenti meraviglie, come una veduta panoramica di Parigi a 360 gradi di inizio ‘800, composta di dieci gouache, o una serie di diorami in sughero dei castelli del Reno collocati in librerie biedermeier, o la quantità di sculture in cera, di varie epoche e tipologie, che campeggiavano qua e là tra gli stand.
Un vero balsamo per collezionisti e curiosi, che si attende ora anche oltreoceano, per coinvolgere quel mercato americano in forte sviluppo che ha totalizzato nel 2015 vendite per 27,3 miliardi di dollari (con un incremento del 4 % rispetto all’anno precedente): TEFAF New York Fall andrà in scena dal 22 al 27 ottobre 2016, TEFAF New York Spring avrà luogo dal 4 al 9 maggio 2017, entrambe alla Park Avenue Armory.