Si è conclusa il giorno 9 ottobre la XXIV Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Palazzo Corsini a Firenze. Il bilancio possiamo definirlo altamente lusinghiero per varie ragioni: perché ha registrato un consenso unanime tra i visitatori e coloro che in precedenza hanno potuto esaminare l'esposizione. I collezionisti, i direttori dei Musei, gli storici dell'arte in generale, hanno giudicato il livello delle opere esposte e della Mostra nel suo insieme come uno dei più alti raggiunti nell'intero corso delle ventiquattro Biennali. L'allestimento che differiva dalla precedente edizione solo per l'aggiustamento logistico dell'ambiente relativo alla fute sinistra del palazzo, si rivelava ancora una volta all'altezza delle migliori invenzioni di Per Luigi Pizzi.
Le opere d'arte esposte presentavano caratteristiche di rarità e di bellezza che trovavano il loro culmine in alcune opere straordinarie per curiosità, interesse storico e attrattiva tanto da suscitare anche tra gli stessi espositori i presenti alla Mostra, entusiasmo molto convinto. Le iniziative che hanno accompagnato l'organizzazone della Biennale hanno contribuito a renderla così splendida dalla serata inaugurale alla conferenza dei Barone Pier Fausto Bagatti Valsecchi sulla donazione della collezione della propria famiglia al pubblico godimento tenuta nello splendido ambiente del Giardino Bardini restituito alla città dalla generosità dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze; dalla Mostra collaterale sui disegni erotici di Fussli fino alla serata dei fuochi d'artificio sulla riva sinistra dell'Arno di fronte al palazzo, tutto ha perfettamente reso questa manifestazione estremamente attraente. Ma soprattutto è stato molto importante poter contare ancora una volta sulla sensibilità e comprensione delle Commissioni delle Soprintendenze, quella romana e quella fiorentina, istruita dal Soprintendente Professor Paolucci e pazientemente guidata dal Dottor Tartuferi che hanno agevolato il compito degli espositori prestandosi come di consueto alla visita di tutta la mostra esposta ed in particolare degli oltre trecento oggetti per i quali si richiedeva la libera esportazione sobbarcandosi insieme agli studiosi addetti al "vetting" una giornata faticosissima tua molto proficua per il buon andamento della Mostra.
A questo proposito vorremmo annotare che talvolta le indicazioni date dalle Commissioni Scientifiche non sono state accolte coli il dovuto rispetto verso professionisti che sono specializzati nelle materie di loro competenza e che vengono scelti in virtù di questa ragione. Non è un caso che la super reputata mostra di Maastricht debba molto del suo consenso proprio alla severità della Commissione Scientifica e all'applicazione rigorosa delle decisioni da essa formulate. Palazzo Corsini si avvia a diventare una delle grandi Mostre mondiali i compromessa e i compromessi e i giochetti da cartomanti non sono più tollerabili nell'interesse comune di avere finalmente nel nostro paese comportamenti affini alle grandi rassegne internazionali di antiquariato. Nella stessa giornata nelle sale dei palazzo i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Artistico hanno potuto fotografare e catalogare tutti gli oggetti esposti dando così agli acquirenti un'ulteriore garanzia sui giusti titoli di provenienza degli oggetti stessi. Il successo della Mostra si configura anche per la buona quantità di oggetti venduti che ha dato a tutti, o quasi, la impressione che si sia toccato il fondo della paralisi commerciale degli ultimi tempi: salvo qualche strepitosa vendita di oggetti al di sopra della media comune, una buona tenuta di vendite ha accompagnato lo svolgersi ne corso di tutta la manifestazione. Accanto alla consistente presenza di pitture si deve rilevar un interesse crescente per oggetti in scultura, mentre se a rilievo si può fare è quello di notare una diminuzione di mobilia esposta in vendita: è vero che ciò corrisponde ad un affinamento del collezionismo nella ricerca ormai di oggetti che costituiscono rarità a scapito di un arredamento che non raggiunga livelli di altissima qualità che comunque non mancavano nella Mostra. Grande successo dunque, generale consenso senso e impegno di continuare per la prossima edizione cercando di migliorare ancora di più il livello qualitativo dell'opere d'arte esposte e degli espositori, sono i propositi che hanno accompagnato gli ultimi momenti di questa XXIV edizione ormai consegnata al ricordo. Dalla valutazione complessiva sia delle opere esposte che dei comportamenti degli espositori di questa biennale orinai passata sata, l'organizzazione della prossima XXV edizione dovrà trarre giuste conseguenze perché la stesura degli inviti per l'assegnazione degli stands sia determinate per celebrare l'evento in modo da renderlo indimenticabile.
Rinnovo delle cariche sociali dell'Associazione Antiquari d'Italia
Nell'ambito della XXIV Biennale di Firenze si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali della Associazione Antiquati d'Italia. Per motivi contingenti, che avevano destato una qualche preoccupazione, il Consiglio uscente aveva deciso di serrate i ranghi a dimostrazione di una coralità di intenti. Negli interventi dei vari Consiglieri durante l'Assemblea è stata più volte evocata l'importanza della compattezza l'Assemblea ha raccolto l'invito riconfermando il Consiglio uscente coli l'aggiunta di Daniela Balzaretti che già in passato aveva ricoperto il ruolo di Consigliere ed eleggendo Massimo Bartolozzi tra i Probiviri assieme a Franco Di Castro e Fiorenzo Cesati, Pertanto il nuovo Consiglio risulta così conposto: Giovanni Pratesi Presidente, Francesco Piva e Filippo Falanga Vice-Presidenti. Fabrizio Guidi Bruscoli Segretario Generale, Enrico Frascione Tesoriere, e i Consiglieri Mario Longari Gianmaria Previtali Damiano Lapiccirella, Alessandra Di Castro, Francesco Sensi e Daniela Balzaretti.