Modenantiquaria si rinnova

Conversazione con Pietro Cantore

“Franza o Spagna, purchè se magna”. La frammentata rete di Stati e staterelli che affollavano la Penisola nel corso del ‘600 si sosteneva grazie alle alleanze, alle convenienze, ai legami più o meno solidi con le due grandi superpotenze dell’epoca. Campione di quella sofisticata diplomazia di sangue e spada fu certamente Francesco I d’Este, duca di Modena e Reggio dal 1629 al ’58. Gli Estensi avevano perduto Ferrara trent’anni prima: nei trenta del suo ducato, Francesco plasmò a sua immagine una nuova capitale, Modena, arricchendola di monumenti e facendosi ritrarre dal campione dell’assolutismo spagnolo, Diego Velázquez, nel 1638, nel 1651 dal grande artista legato ai filofrancesi Barberini, Gian Lorenzo Bernini. Proprio questo capolavoro della scultura di tutti i tempi, che costò all’epoca quanto la Fontana dei fiumi di Piazza Navona a Roma, oggi conservato nella modenese Galleria Estense (di prossima riapertura dopo i restauri post terremoto), è stato scelto per rappresentare la nuova edizione di Modenantiquaria, che si terrà presso Modena Fiere dal 14 al 22 febbraio 2015 (inaugurazione a inviti il 13). “E’ la XXIX edizione di una mostra dal successo consolidato (oltre 30mila visitatori), sulla quale, pur in un momento indiscutibilmente difficile, Modena Fiere ha deciso con convinzione di investire risorse per un grande rilancio” spiega Pietro Cantore, Presidente dell’Associazione Antiquari Modenesi “pilastro in tutti questi anni della manifestazione, che deve la sua originalità all’impegno e alla creatività di tanti colleghi; agli oltre ottanta espositori di Modenantiquaria si affiancano Excelsior (rassegna di pittura esclusivamente focalizzata sulla produzione italiana dell’800 e del primo ‘900) e Petra (antiquariato per esterni, unica in Europa). Philippe Daverio, che ha già dimostrato in passato molto interesse per la nostra manifestazione, parteciperà attivamente con una serie di iniziative e incontri legati alla storia del gusto e del collezionismo”. L’edizione 2015 proporrà una importante collaborazione con la Galleria Estense. “Un museo ricco di capolavori di ogni genere, frutto del mecenatismo di Casa d’Este, che aprirà a maggio completamente rinnovato: avremo in mostra un nucleo di opere della collezione, alcune straordinarie, penso allo scrittoio da viaggio di Ferrante Gonzaga, attribuito a Leone Leoni (XVI sec.). Con questo sostegno al museo intendiamo sottolineare il carattere culturale della nostra attività: ho personalmente contribuito negli anni a consolidare il rapporto con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici di Modena, in particolare con il Soprintendente Stefano Casciu che desidero ringraziare per la costante disponibilità”. Modenantiquaria 2015 per la prima volta si potrà fregiare del patrocinio dell’Associazione Antiquari d’Italia “che ha deciso di contribuire a questo progetto di rilancio. Grandi antiquari hanno dato la loro adesione e parteciperanno alla mostra. L’AAI finanzierà il restauro di quattro piccole, preziose allegorie in bronzo delle Quattro Stagioni di Francesco Bertos (Dolo, Padova 1678 – 1741), provenienti dal castello del Catajo a Battaglia Terme e confluite a inizio ‘800 nelle collezioni estensi. Saranno realizzate quattro piccole basi grazie alle quali queste straordinarie testimonianze del virtuosismo di Bertos, nome noto al collezionismo internazionale, entreranno a far parte del percorso espositivo del museo”.