Alì Babà. È a lui che penso mentre mi aggiro, guidato da Marco Brun, nei vasti, mirabolanti depositi di via Pisacane a Milano. Ce n’è per tutti i gusti, chi ha visitato la galleria londinese di Old Bond St non se l’aspetta. Effettivamente si tratta di un arcipelago di sedi “raccolte sotto il marchio Brun Fine Art, che si differenziano parecchio l’una dall’altra. Qui a Milano abbiamo una vasta raccolta di dipinti, mobili, opere d’arte di ogni genere…a Londra ci siamo specializzati sulla scultura, con numerosi cataloghi pubblicati negli anni. Poi Firenze, grazie alla brillante intuizione di Pilar Pandini, una sede meravigliosa, il cinquecentesco Palazzo Larderel!”. E a Milano ora raddoppiate! “Sì, a distanza quasi trentennale da quando mio fratello Augusto, ereditando la passione di mia madre per l’antico, pur non appartenendo a una delle numerose dinastie di antiquari, aprì la prima galleria. Certo la pandemia, la Brexit, le mille incognite…ma abbiamo deciso di scommettere ancora su Milano raddoppiando! In via Gesù, nello splendido Quadrilatero”. Chissà quante scoperte, quante vendite in tutti questi anni…” È una passione che non finisce mai. Stavo proprio ripensando a una terracotta di un grande virtuoso berniniano, Giuseppe Mazzuoli – siamo a cavallo tra 6 e ‘700 – che una prestigiosa istituzione americana, la Yale University Art Gallery, ha acquistato presso di noi pochi anni fa, un oggetto che fa sognare chi lo guarda. L’antico, scrivilo pure, è davvero “figo”!”
Brun
Non lascia…raddoppia!
di Leonardo Piccinini