Milano, 2015. Cm. 28×22, pp. 252, tavv. e figg. a col. e in nero n. t., br.
Catalogo della mostra: Roma, Palazzo delle Esposizioni, 2015-2016.
Trionfa la gioia di vivere nelle arti decorative italiane dell’inizio del XX secolo, si tratti dei raffinati mobili intarsiati di madreperla di Eugenio Quarti, dei vasi a murrine policrome di Barovier, dei fantasiosi teatrini di Fortunato Depero, delle sorprendenti sedie rosso fuoco di Marcello Piacentini o delle creazioni dall’elegante ironia di Franco Albini. Nel Ventennio fascista le arti decorative sono state l’unico ambito in cui è sopravvissuto un autentico e reale libero arbitrio. A partire dal periodo Liberty, esse diventano una straordinaria fucina creativa, un laboratorio le cui sperimentazioni non hanno eguali prima del 1900. Le forme del futuro nascono in questo periodo.
Pubblicato in occasione della straordinaria esposizione romana proveniente dal Musée d'Orsay di Parigi, il volume presenta i saggi di Guy Cogeval (Italia 1900-1940 e Una spensierata corsa verso l’abisso), Emilio Gentile (La storia d’Italia fra il 1900 e il 1940), Irene de Guttry e Maria Paola Maino (Le straordinarie avventure delle arti decorative italiane), Beatrice Avanzi (“Forse è l’arte il solo incantesimo concesso all’uomo”. Pittura italiana 1900-1940), Marino Barovier (Il vetro a Murano tra le due guerre), Laura Falconi (Gio Ponti: dal ritorno al classico alla nascita del design moderno), Giampiero Bosoni (Per una “profezia” del design 1919-1940. La via italiana alla modernità nel disegno dell’oggetto utile), Guy Cogeval e Beatrice Avanzi (Un’utopia per abitare il mondo. Intervista con Alessandro Mendini e Francesco Mendini). Chiudono il volume la cronologia (di Beatrice Avanzi, Gabriella Tarquini), le biografie degli artisti (di Simona Pandolfi e Rosalba Cilione), il catalogo delle opere esposte, la bibliografia essenziale e l’indice dei nomi.

29 Dicembre 2015