Todi, 2017. Cm. 24×17, pag. 147, fig. a col, cart.
Una serie di ritrovamenti messi a segno in questi ultimi anni, tanto di opere quanto di documenti, fornisce ora a Paola Betti l'occasione di questo lavoro che si propone di fare il punto sulla conoscenza di Giovan Battista Lombardi, protagonista del panorama figurativo lucchese della prima metà del Settecento. Di recente al pittore è stato riconosciuto un ruolo di rilievo, paragonabile a quello ricoperto da Pietro Paolini nel secolo precedente, per il tenore qualitativo e l'abbondanza della produzione, che ha interessato tutti i generi tematici, il ritratto, la natura morta, le scene di vita quotidiana nonché i soggetti di carattere religioso, allegorico e mitologico. La formazione del pittore, come riportano le fonti, si svolse tra Venezia e la Lombardia, ma con puntate anche in Emilia, forse territorio di passaggio sulla via verso la laguna, e a Roma, come lasciano supporre le numerose, profonde tracce della cognizione di quanto andava avvenendo sulla scena artistica della città papale nel passaggio tra Sei e Settecento.
16 Maggio 2018