Cinisello Balsamo, 2016. Cm. 21×15, pp. 295, ill. a col. e in nero n. t., br.
La vita di Pietro Accorsi costituisce uno dei capitoli più affascinanti della storia dell’antiquariato europeo del XX secolo: nato a Torino nel 1891 da una famiglia modestissima, rivelò molto presto quelle doti di intuito artistico che lo resero in seguito famoso e stimato in Italia e all’estero, fino a trasformarlo nel riconosciuto “re degli antiquari”.
L’autore – attraverso una seria ricerca archivistica e le testimonianze dirette di chi lo conobbe – ne traccia con passione la biografia, ricca di episodi spesso esaltanti, sovente sorprendenti e persino misteriosi.
Il “mercante di meraviglie” intrecciò rapporti, non solo d'affari, con importanti personalità del suo tempo: da Emanuele Filiberto d’Aosta a Werner Abegg, da Riccardo Gualino a Gustavo Rol, dagli Agnelli a Henry Ford a Luigi Einaudi, oltre che con Umberto di Savoia, al quale fu legato da un'amicizia durata cinquant'anni. Accorsi trattò un numero di arredi così grande “da riempire piazza Vittorio”, ma i pezzi più strabilianti li riservò a Villa Paola – il suo "porto della quiete" – e, ora, costituiscono il nucleo del Museo di Arti Decorative di via Po, realizzato grazie a una sapiente ristrutturazione da Giulio Ometto, il delfino dell’antiquario.
Qui sono esposti il "mobile più bello del mondo", il "trumeau di Rasputin" e il "letto del re libertino", insieme a quasi 3000 altre opere d'arte: quelle da cui "l'uomo che portava il romanzo dentro di sé" non volle mai separarsi.

18 Luglio 2016