Bologna, 2016. Cm. 24×16, pp. 283, tavv. 32 a col. e ill. 156 in nero n. t., br.
Parecchi anni sono passati dall'uscita, nel 2001, della monografia dedicata da Alessandro Brogi a Ludovico Carracci (1555-1619), il più anziano dei tre cugini ai quali è universalmente riconosciuto il ruolo di rinnovatori della tradizione pittorica italiana, dopo la lunga parentesi della Maniera. Da allora numerose opere si sono aggiunte al corpus pittorico, già tutt'altro che esiguo, di questo artista. Alcune di esse hanno ricevuto l'attenzione dovuta, altre no. Vista la rilevanza del nome, è ora il momento di ritornare sul percorso di Ludovico Carracci, riunendo le nuove acquisizioni in una sorta di addenda e leggendole in dialogo con le altre sue opere note: il profilo dell'artista ne esce senz'altro arricchito, soprattutto negli anni della maturità, che appaiono col tempo sempre più complessi e sfaccettati.
Di tali arricchimenti il libro rende conto, confermando con ciò l'immagine di un pittore dal percorso estremamente variegato ma anche profondamente coerente all'interno di ciascuna stagione creativa.
15 Novembre 2016