Lo splendore di Roma nell’Arte incisoria del Cinquecento.

Anzio, 2016. Cm. 29×22, pp. 373, tavv. e figg. in nero n. t., br. Il volume offre una panoramica completa dell'immagine di Roma, così come era ed è possibile coglierla attraverso la produzione incisoria del XVI secolo. Era una vera e propria industria, quella delle incisioni, che gli autori ricostruiscono attraverso un lungo lavoro su […]

Anzio, 2016. Cm. 29×22, pp. 373, tavv. e figg. in nero n. t., br.

Il volume offre una panoramica completa dell'immagine di Roma, così come era ed è possibile coglierla attraverso la produzione incisoria del XVI secolo. Era una vera e propria industria, quella delle incisioni, che gli autori ricostruiscono attraverso un lungo lavoro su collezioni private grazie al quale illustrano – con dovizia di particolari – 355 incisioni in un arco temporale che va dal 1500 al 1605. Le opere, per ciascuna delle quali è stata redatta un'attenta scheda filologica, provengono da due delle più prestigiose botteghe dell’epoca, quella del milanese Antonio Salamanca e del francese Antonio Lafréry, molto attive a Roma per realizzare una sorta di “cartoline” che avrebbero fatto il giro del mondo per mostrare le bellezze della città eterna. Il volume è suddiviso in capitoli tematici: Incisioni derivate dai grandi artisti del tempo, Architetture ed elementi decorativi, Archi di trionfo e porte cittadine, Obelischi e colonne, Statuaria bassorilievi e temi miscellanei, Le principali nuove architetture della Roma del Cinquecento, Castel Sant'Angelo, La nuova basilica di San Pietro e il Vaticano, Le Sette chiese visitate dai pellegrini soprattutto negli anni giubilari, La ritrattistica, Le piante di Roma. In appendice: L'indce di Antonio Lafréry conservato presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze; Indice degli autori, editori e incisori; Bibliografia.