Livorno, 2016. Cm. 28×23, pp. 175, tavv. 98 a col. e figg. in nero n. t., br.
Per la prima volta in Italia Leonetto Cappiello riemerge in questa monografia pienamente rivalutato oltre che come affichiste, anche come pittore, caricaturista, decoratore, scultore, e perfino designer. Viene finalmente a decadere la scomunica pluriennale della critica d'arte italiana avviatasi con Ardengo Soffici che ne aveva ridimensionato la produzione artistica negli argini esclusivamente dell'affiche. 160 pagine attraverso le quali l'autrice, in controtendenza rispetto a una pluriennale bibliografia italiana dimostra, in piena sintonia con le più blasonate fonti critiche francesi, documentate nel Fondo degli eredi dell'artista, come il processo creativo cappiellesco, dalla caricatura all'affiche, dai progetti decorativi e teatrali alla pittura, debba essere considerato finalmente nella sua assoluta organicità e senza pregiudiziali esegetiche.