Firenze, Polistampa, 2018. Cm. 25×29, pag. 128, ill a col, br.
Catalogo della mostra a Firenze- Museo Archologico Nazionale- Marzo 2018, Marzo 2019.
Il catalogo prende in esame un consistente nucleo di opere entrate recentemente a far parte delle collezioni del Museo Archeologico grazie a donazioni, cessioni, permute e prelazioni: in alcuni casi grazie alla sensibilità del Ministero, che è intervenuto per assicurare allo Stato opere di rilievo, in altri grazie al senso civico di proprietari, che hanno voluto donarle. Non una mostra tematica, dunque, questa volta: in esposizione si trovano i reperti dalle origini più disparate, che coprono un arco di tempo lunghissimo, dall’antico Egitto al Medioevo, con una incursione addirittura nel contemporaneo. Ma cosa possono avere in comune opere così diverse? Si tratta di acquisizioni entrate in anni recenti nelle collezioni del MAF grazie a donazioni, cessioni, permute e prelazioni, in alcuni casi grazie al senso civico di chi le deteneva, e che ha deciso di farne dono al Museo, in altri grazie alla sensibilità del nostro Ministero, che su richiesta di funzionari attenti e competenti è intervenuto con l’esercizio della prelazione per assicurare allo Stato – e quindi alla pubblica fruizione – opere di rilievo che altrimenti sarebbero state destinate all’ammirazione quasi egoistica di pochi privati e comunque fruibili soltanto in un ambito estremamente ristretto. In altri casi ancora, grazie a una politica di scambi e di cessioni finalizzata alla salvaguardia e alla migliore conservazione delle opere stesse. Il titolo si ispira all’espressione latina Ars donandi, che richiama alla mente la celebre frase con la quale San Gregorio di Tours (Clermont-Ferrand ca. 538 – Tours 594), spiegò nelle sue Historiae (IV, 29) come Sigiberto I, re dei Franchi, sconfitto e fatto prigioniero da Baian, imperatore degli Avari, riuscì a capovolgere la situazione in proprio favore e a riconquistare la libertà grazie alla propria capacità di offrire doni. Per questo il termine Arte è scritto con la A maiuscola, per sottolineare il rapporto tra il titolo della mostra e gli oggetti donati, piccole e grandi opere dell’Arte e dell’Artigianato antichi: un riconoscimento a quell’azione che deriva dall’apprezzamento e dall’ammirazione per tali opere, la cui importanza i proprietari riconoscono a tal punto da desiderare che esse diventino patrimonio comune. Nella mostra sono esposti centoventisei fra amuleti, mummie, statuette e ushabti egizi, sculture in marmo, vasi figurati di produzione greca, magnogreca, etrusca, italica e romana, capitelli tardomedievali, reperti in oro, bronzo, legno, vetro e piombo e volumi antichi. A questi reperti si aggiungono due dettagliati e accuratissimi modellini, ricostruzioni moderne di una nave greca (pentecontere) e di un doppio flauto (aulos) che i giovani e giovanissimi utenti dei nostri Servizi Educativi troveranno certamente di grande interesse nel corso delle attività didattiche che si svolgono di regola all’interno del Museo Archeologico.
21 Maggio 2018