L’altro Ottocento. Dipinti della collezione d’arte della Città Metropolitana di Napoli.

Napoli, 2016. Cm. 28×24, pp. 204, tavv. e ill. a col. e figg. in nero n. t., br. Catalogo della mostra: Napoli, Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, 2015-2016. Il volume, riccamente illustrato, è introdotto da due puntuali saggi storico-critici sulla pittura napoletana compresa nel periodo che va dall'Unità d'Italia ai primi due decenni del […]

Napoli, 2016. Cm. 28×24, pp. 204, tavv. e ill. a col. e figg. in nero n. t., br.

Catalogo della mostra: Napoli, Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, 2015-2016.

Il volume, riccamente illustrato, è introdotto da due puntuali saggi storico-critici sulla pittura napoletana compresa nel periodo che va dall'Unità d'Italia ai primi due decenni del Novecento. Cinquantasei gli artisti considerati, per ciascuno dei quali è stato redatto un buon profilo biografico; settanta le opere prese in esame. Completa, infine, la pubblicazione, un’appendice dedicata ai dipinti della collezione della Città Metropolitana ancora da recuperare: ulteriore tassello di un percorso di studio che intende affermare l’importanza di un periodo storico, che all’indomani dell’Unità nazionale vide la città di Napoli al centro dell’attenzione nella vita culturale e artistica italiana ed europea. Il titolo, L’altro Ottocento, pone l’accento sulla riscoperta di artisti attivi tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima decade del secolo successivo poco noti al grande pubblico e su opere mai emerse prima. Infatti, ai nomi già noti come quelli di Migliaro, Marinelli, Sagliano, Altamura, De Nigris o De Sanctis, si affiancano artisti finora sconosciuti, obliati dalla critica novecentesca, come Pietro Vollaro, Antonio Corrado, Giuseppe Donadio e ancora Fabozzi, Vaccaro, Guidotti, Jannuzzi, Izzo, Nicoli, Passarelli etc., fino a giungere in ordine di tempo a Curcio, Viti, Limauro, Guardascione e Bacio Terracina che segnano nel primo ventennio del nuovo secolo l’apertura dell’ambiente artistico napoletano alle novità delle Secessioni europee. Attraverso la riproduzione dei settanta dipinti esposti, il catalogo passa in rassegna i principali generici pittorici che rappresentano il gusto variegato del collezionismo del tempo: gli ambienti familiari, i paesaggi, le scene di moda e quelle storiche, le arti e i mestieri di un periodo storico caratterizzato da grandi fermenti culturali nel teatro, nella musica, nella letteratura e nel giornalismo.