Roma, 2016. Cm. 24×17, pp. 351, figg. a col. e in nero n. t., br.
Tra le fondamentali competenze dello storico dell’arte vi sono l’attribuzione, la datazione dei manufatti artistici e l’individuazione delle reciproche relazioni tra le opere. In questo, ma non solo, consiste il compito del “conoscitore”, al quale è dedicata la riflessione metodologica presentata in questo libro attraverso contributi originali che indagano i limiti e le prospettive di questa disciplina.
I saggi qui raccolti illustrano in modo esemplare l’approccio degli studiosi di disegno, pittura, scultura, architettura e arti decorative, ma si confrontano anche con la figura del “conoscitore”, con la storia di alcuni casi significativi di connoisseurship, nonché con le tecniche attualmente impiegate nella diagnostica artistica e con i nuovi strumenti offerti dalla tecnologia. I singoli contributi e gli inediti case studies dimostrano come un utilizzo consapevole del tradizionale approccio del conoscitore, unitamente all’impiego critico di metodi di indagine alternativi, possa condurre a nuovi e decisivi risultati nella ricerca storico-artistica.
In un momento in cui la connoisseurship scompare dagli insegnamenti accademici istituzionali non solo in Italia, ma anche in altri paesi europei ed americani, Il Metodo del conoscitore si pone come riferimento per le nuove generazioni di storici dell’arte, ma si rivolge anche agli esperti, ai collezionisti e agli appassionati d’arte.

27 Dicembre 2016