Il fascino e il mito dell’Italia dal Cinquecento al Contemporaneo.

Milano, 2015. Cm. 28×24, pp. 207, tavv. e ill. a col. n. t., br. Catalogo della mostra: Monza Villa Reale, 2015. Per almeno tre secoli, dall’inizio del Seicento a tutto l’Ottocento, l’Italia è stata la meta privilegiata degli aristocratici e degli uomini di cultura di tutta Europa e nel XIX secolo anche del Nuovo Mondo, […]

Milano, 2015. Cm. 28×24, pp. 207, tavv. e ill. a col. n. t., br.

Catalogo della mostra: Monza Villa Reale, 2015.

Per almeno tre secoli, dall’inizio del Seicento a tutto l’Ottocento, l’Italia è stata la meta privilegiata degli aristocratici e degli uomini di cultura di tutta Europa e nel XIX secolo anche del Nuovo Mondo, in quanto il viaggio in Italia (il Grand Tour) costituiva una tappa ineludibile del processo di formazione delle classi dirigenti europee, che scendevano nelle nostre magnifiche città d’arte e percorrevano le nostre coste in cerca della bellezza e delle radici della cultura fondativa dell’Occidente. Ad attirarli erano non solo i monumenti e le opere d’arte, ma anche un’affascinante miscela di attrattive naturalistiche, culturali e di bien vivre che fecero del nostro paese un potente polo d’attrazione, creando il mito dell’Italia.
Attraverso una selezione di opere esemplari, questo volume è dedicato alla percezione dell’Italia e dell’arte italiana da parte degli artisti stranieri, affascinati dal nostro paese e dalla nostra cultura, non solo figurativa, tra il XVI e il XX secolo. Straordinari capolavori del paesaggismo e del vedutismo internazionale documentano la fascinazione esercitata da paesaggi, monumenti e tradizioni, mentre il ruolo dell’Italia “maestra delle arti” è evidenziato tramite dipinti e sculture di protagonisti come Rubens e Van Dyck, Velázquez e Poussin, David e Ingres, Turner e Corot, dei Preraffaelliti e dei Simbolisti, di Rodin, per concludere con i grandi del Novecento che, come Picasso, Matisse, Moore, Warhol, hanno ripreso il dialogo con la tradizione italiana.