Iconologie. Studi in onore di Claudia Cieri Via.

Roma, Campisano, 2016. Cm. 21×15, pagg. 333, figg. 106 in nero f.t., brossura. Claudia Cieri Via è stata la prima titolare in una università italiana dell’insegnamento di Iconografia e Iconologia. Di quella tradizione la studiosa ha da subito seguito tutti i successivi sviluppi critici, volti a mettere in discussione il fondamento storicista dell’iconologia panofskiana. Le […]

Roma, Campisano, 2016. Cm. 21×15, pagg. 333, figg. 106 in nero f.t., brossura.

Claudia Cieri Via è stata la prima titolare in una università italiana dell’insegnamento di Iconografia e Iconologia. Di quella tradizione la studiosa ha da subito seguito tutti i successivi sviluppi critici, volti a mettere in discussione il fondamento storicista dell’iconologia panofskiana. Le sue ricerche hanno sempre registrato un continuo aggiornamento sull’influenza chealtre discipline, come la semiotica, l’antropologia e le neuroscienze, hanno esercitato sulla storia dell’arte. Per questa ragione una raccolta di saggi in suo onore non poteva che avere come titolo Iconologie: in una sola parola, discorsi sull’immagine e sull’arte. Numerosissimi sono stati i saggi di Claudia Cieri Via dedicati ai temi più disparati, da quelli su Andrea Mantegna aquelli sul collezionismo, fino alla ricerche sulla fortuna figurativa della Gerusalemme liberata o, ancora, sulla fotografia come strumento di documentazione e di critica d’arte. L’indice di questo volume, che raccoglie saggi dei suoi allievi e dei suoi colleghi e amici, tanto italiani quanto stranieri, divisi in cinque sezioni tematiche (dagli affondi sulla tradizione critica warburghiana fino alle ricerche di carattere squisitamente iconografico) rispecchia solo in parte tanta ampiezza di interessi.