I Valadier. L’Album dei disegni del Museo Napoleonico.

Roma, 2015. Cm. 24×17, pp. 174, tavv. e figg. a col. e in nero n. t., br. Catalogo della mostra: Roma, Museo Napoleonico, 2014-2015. Il volume presenta i disegni acquistati dal Governatorato di Roma nel 1932 presso l'antiquario romano Alessandro Castagnari. Si tratta di un nucleo di centoquindici fogli per la maggior parte di Giuseppe […]

Roma, 2015. Cm. 24×17, pp. 174, tavv. e figg. a col. e in nero n. t., br.

Catalogo della mostra: Roma, Museo Napoleonico, 2014-2015.

Il volume presenta i disegni acquistati dal Governatorato di Roma nel 1932 presso l'antiquario romano Alessandro Castagnari. Si tratta di un nucleo di centoquindici fogli per la maggior parte di Giuseppe Valadier (1762-1839). Centosette di essi facevano parte di un Album composto da quarantasei fogli. L'identificazione dei restanti disegni acquistati insieme all'album è problematica, dal momento che non è rimasta memoria negli inventari del Museo. Come risulta dal verbale delle Deliberazioni del Governatore di Roma, i disegni furono acquistati perché ritenuti "di particolare interesse per il Museo Napoleonico". I disegni – staccati dal supporto originario per il loro restauro conservativo avvenuto negli anni Ottanta – furono catalogati e studiati per la prima volta all'inizio del 2000. La schedatura curata da Roberto Valeriani, ha evidenziato la grande importanza storica e documentaria del nucleo. Spetta allo studioso l'aver riconosciuto i numerosi rapporti esistenti tra i fogli e gli oggetti effettivamente realizzati nella bottega dei Valadier. Insieme a quello conservato nella Pinacoteca Civica di Faenza, l'Album del Museo Napoleonico rappresenta oggi il più rilevante corpus di progetti della bottega dei Valadier rimasto integro. I disegni dell'Album del Museo Napoleonico – rimasti sinora inediti salvo rarissime eccezioni – sono pubblicati per la prima volta da Alvar Gonzalez-Palacios in occasione della presenta mostra. L'esposizione è completata dal fondo di disegni dei Valadier appartenente alle collezioni del Museo di Roma. Si tratta, in questo caso, di un nucleo di dodici fogli venduti nel 1961 da Maria Luisa Munoz, vedova di Antonio Munoz, primo direttore del Museo e ispettore generale delle Antichità e Belle Arti del Governatorato di Roma tra il 1928 e il 1944.