I giorni di Roma. L’età dell’angoscia. Da Commodo a Diocleziano 180 – 305 d.C.

Roma, 2015. Cm. 28×24, pp. 467, tavv. e ill. a col. e in nero n. t., br. Catalogo della mostra: Roma, Musei Capitolini, 2015. Il pregevole volume illustrato che accompagna la mostra dei Musei Capitolini si sofferma sui profondi cambiamenti che segnarono il III secolo d.C., secolo tradizionalmente ritenuto di "crisi" dell'impero, ma in realtà […]

Roma, 2015. Cm. 28×24, pp. 467, tavv. e ill. a col. e in nero n. t., br.

Catalogo della mostra: Roma, Musei Capitolini, 2015.

Il pregevole volume illustrato che accompagna la mostra dei Musei Capitolini si sofferma sui profondi cambiamenti che segnarono il III secolo d.C., secolo tradizionalmente ritenuto di "crisi" dell'impero, ma in realtà contenente in nuce alcuni dei germogli più fecondi destinati a mutare per sempre le età successive e ad aprire le porte verso la socità tardo-antica. In poco meno di centocinquant'anni l'impero arriva a cambiare radicalmente la propria fisionomia, giungendo all'instaurazione della tetrarchia, alla perdita del ruolo di capitale di Roma, ed alla divisione del territorio italico in diocesi equiparate al resto dell'impero. E' dunque qui presa in esame negli undici saggi introduttivi la diffusa crisi spirituale e religiosa che in un clima di ansia generalizzata portò all'abbandono delle religioni tradizionali e all'adesione sempre più massiccia al culto di divinità provenienti dall'Oriente: Iside, Cibele, Mithra, Subazio. Oltre a loro, naturalmente, Cristo. L'ansia derivava da alcuni problemi concreti e materiali: guerre civili, crisi finanziarie ed economiche, carestie, epidemie (come quelle nel corso dei principati di Marco Aurelio e Gallieno) e la perenne pressione dei barbari ai confini. Oltre un centinaio le opere esposte (sculture, pitture, iscrizioni, oggetti d'arte suntuaria), divise in sette sezioni tematiche: I protagonisti, Gli imperatori e l'esercito, La città di Roma, La religione, Le dimore private, Vivere e morire nell'impero, I costumi funerari. All'apparato illustrativo, seguono le schede critiche delle opere e la bibliografia.