I conoscitori tedeschi tra Otto e Novecento.

Milano, Officina Libraria, 2018. Cm. 17×24, pag. 530, fig. a col e in nero, br. Il volume Conoscitori tedeschi fra Otto e Novecento raccoglie gli atti del convegno organizzato nell’ottobre 2013 dall’Istituto Tedesco di Storia dell’Arte di Firenze. La galleria di ritratti che vi si offre mette in luce, attraverso le singole vicende, l’originalità e l’evoluzione di […]

Milano, Officina Libraria, 2018. Cm. 17×24, pag. 530, fig. a col e in nero, br.

Il volume Conoscitori tedeschi fra Otto e Novecento raccoglie gli atti del convegno organizzato nell’ottobre 2013 dall’Istituto Tedesco di Storia dell’Arte di Firenze. La galleria di ritratti che vi si offre mette in luce, attraverso le singole vicende, l’originalità e l’evoluzione di un metodo, e quindi la sua attualità. Intere generazioni di studiosi, infatti, si sono cimentate in Germania, in modi via via diversi, coi problemi dell’attribuzione, della costruzione dei corpora d’autore, delle seriazioni cronologiche, della distinzione della copia dall’originale, dell’individuazione dei nessi formativi fra allievi e discepoli… L’avvio di una riflessione sul lavoro di questi studiosi riporta alla luce situazioni e ambienti cruciali in cui la storia dell’arte si strutturò nella sua autonomia disciplinare. Vengono affrontati i primordi, nel primo Ottocento, con le Italienische Forschungen di Carl Friedrich von Rumohr, i viaggi di Johann Anton Ramboux, i lavori di Johann David Passavant e Gustav Friedrich Waagen. Si affronta quindi l’intreccio tra la pratica dell’esperto, il mercato artistico e la costituzione dei grandi musei europei, dove domina la figura di Wilhelm von Bode. E poi ancora le vicende novecentesche che conobbero pure la tragica diaspora verso l’Inghilterra e gli Stati Uniti, dove si affermarono conoscitori di origine tedesca come Richard Offner, Wilhelm Suida e Wilhelm R. Valentiner.