Galleria Nazionale dell’Umbria. Dipinti e sculture dal XIII al XV secolo. Catalogo generale I.

Perugia, 2015. Cm. 31×23, pp. 683, tavv. e ill. a col. e in nero n. t., cart. Al termine di una lunga e complessa campagna di studi, Vittoria Garibaldi pubblica il primo volume del Catalogo ragionato delle opere conservate a Perugia presso la Galleria Nazionale dell'Umbria, relativo ai dipinti e alle sculture cronologicamente comprese fra […]

Perugia, 2015. Cm. 31×23, pp. 683, tavv. e ill. a col. e in nero n. t., cart.

Al termine di una lunga e complessa campagna di studi, Vittoria Garibaldi pubblica il primo volume del Catalogo ragionato delle opere conservate a Perugia presso la Galleria Nazionale dell'Umbria, relativo ai dipinti e alle sculture cronologicamente comprese fra il XIII e il XV secolo. Il lavoro viene quindi ad ampliare e correggere i due fondamentali volumi di Francesco Santi editi nel 1969 e nel 1985 inerenti l'enorme patrimonio d'arte conservato presso il Museo. L'autrice, che ha qui censito e illustrato in dettagliatissime schede critiche 244 pezzi (sia esposti, sia alloggiate nei depositi), ha innanzitutto ripercorso con acuta riflessione filologica le loro vicende storiche e conservative, cavandone, da ultimo, una nitida e utilissima sintesi; ha quindi aggiornato le bibliografie, spesso sterminate, riguardanti capi d'opera da sempre cari alla letteratura artistica internazionale, per poi riservare particolare attenzione agli aspetti tecnici e materiali dei vari oggetti presi in esame. Infine, grazie ad un ulteriore impegno, sono state assemblate informazioni, in larga parte inedite, cavate dall'Archivio Storico del Comune, da quello della Soprintendenza dell'Umbria e dall'Archivio Moretti Caselli, ricchissime miniere non ancora sufficientemente esplorate dal mondo degli studi. Il catalogo vero e proprio delle opere è inoltre preceduto da un poderoso saggio dedicato alla storia della Galleria, dai primordi in seno all'Accademia di Belle Arti nel 1797 al suo alloggiamento presso il palazzo dei Priori, fino agli anni più recenti che hanno visto al lavoro, al suo interno, conservatori come Gisberto Martelli e Francesco Santi. In appendice: Bibliografia, Indice dei nomi, Tavola di confronto tra il numero degli inventari e il numero delle schede