Petersberg, 2016. Cm. 30×21, pp. 464, tavv. 98 a col. e figg. 104 in nero n. t., cart.
Nel corso del XVI secolo, la città di Augusta ha svolto un ruolo di primaria importanza nel campo della produzione e dell'esportazione di mobili di altissima qualità, mobili destinati a divenire ben presto famosi in tutta Europa. Tale primato si mantenne anche nel secolo successivo grazie all'attività di numerosi ebanisti, il cui percorso artistico non viene messo in crisi neppure dalle gravi difficoltà economiche dovute alla Guerra dei Trent'anni. Il volume, grazie ad una fondamentale ricerca archivistica, consente di tracciare un quadro completo delle personalità artistiche e delle officine che operarono nell'Augusta di quel tempo, giungendo ad identificare con sicurezza la paternità di numerosi quanto preziosi manufatti. Ambitissimi risultavano, sia dalla committenza laica che da quella clericale, i pezzi da Kunstkammer: armadi, stipi, orologi, strumenti di misurazione, ma anche oreficerie e meccanismi musiccali). Ottimo l'apparato illustrativo, bibliografia e indice dei nomi, in appendice.
12 Agosto 2016