Firenze, 2016. Cm. 28×21, pp. 301, tavv. a col. e cent. di figg. in nero n. t., br.
Questo studio di Luca Fiorentino analizza nella sua interezza l’album di disegni del più importante pittore di corte del primo Settecento piemontese, Claudio Francesco Beaumont, dal 1931 conservato al Museo Civico d’Arte Antica di Torino.
Dei 307 fogli custoditi al suo interno pochissimi sono stati finora pubblicati, e per la prima volta questo volume illustra tutti i fogli dell’album mettendo in evidenza l’importanza dello studio del libro nel suo insieme e offrendo una duplice lettura dei disegni: l’analisi condotta su ogni singola opera e il confronto tra i lavori grafici.
Lo studio, tramite il saggio critico e il catalogo scientifico, si pone come obiettivo quello di far luce sulle tecniche e sullo stile adottati nella produzione grafica di Beaumont durante la sua carriera: la sperimentazione del mezzo grafico permetteva nuovi raggiungimenti pittorici, nuove eleganze formali, nuove capacità espressive. Un’accurata analisi dell’album è stata dunque condotta a partire dalle tecniche e dallo stile utilizzati dall’artista per affrontare le commissioni più disparate che la corte sabauda gli offriva.