Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce.

Cinisello Balsamo, 2016. Cm. 26×26, pp. 301, tavv. e figg. a col. e in nero n. t., cart. Catalogo della mostra: Milano, Gallerie d'Italia, 2016-2017. Lo straordinario rapporto artistico tra Canaletto (Venezia 1697-1768) e Bernardo Bellotto (Venezia 1722-Varsavia 1780) è analizzato in questo volume in tutti i suoi aspetti: dal veloce e prodigioso apprendimento da […]

Cinisello Balsamo, 2016. Cm. 26×26, pp. 301, tavv. e figg. a col. e in nero n. t., cart.

Catalogo della mostra: Milano, Gallerie d'Italia, 2016-2017.

Lo straordinario rapporto artistico tra Canaletto (Venezia 1697-1768) e Bernardo Bellotto (Venezia 1722-Varsavia 1780) è analizzato in questo volume in tutti i suoi aspetti: dal veloce e prodigioso apprendimento da parte del giovane nipote degli insegnamenti dello zio, che lo porta a diventarne l'alter ego nelle opere per i collezionisti inglesi, fino alla interruzione dei loro rapporti diretti, Canaletto a Londra, Bellotto nelle capitali eurpee Dresda e Varsavia. Sono quindi messi in luce gli interessi che Bellotto sviluppa nei suoi viaggi: la passione per le rigorose prospettive e per la resa precisa delle architetture, ma anche per il paesaggio e per il ritratto, temi moderni che lo differenziano decisamente dallo zio, ancorato allo splendido e ideale Settecento. La recente riscoperta dell'iventario dei beni della casa di Bellotto a Dresda – qui presentato – offre, infine, una chiave di lettura della sua cultura e della sua personalità, una delle più inquiete e libere tra gli artisti del Settecento.