Sono due i punti di forza della seconda edizione di “Arte e Collezionismo a Roma”: l’apertura alle presenze internazionali, sempre più interessati a quanto di buono si sta facendo in Italia, e la nuova location di Palazzo Barberini, sede delle Gallerie nazionali di Arte Antica. Decidere di ospitare la fiera subito dopo la grande mostra su Caravaggio, significa per il nostro Paese sigillare una nuova fase storica del rapporto tra pubblico e privato. È un sogno che si avvera. Ma i sogni non accadono per caso. I tempi in cui il mercato era visto come un nemico da cui difendersi sembra siano passati. Gli stessi storici dell’arte, che ci si era abituati a vedere trincerati dietro alle loro cattedre, ora sempre più spesso prestano le loro competenze a gallerie e collezionisti in un interscambio culturale virtuoso. La relazione con il mercato, è diventata una componente essenziale del loro cursus honorum, e la partecipazione ai migliori setting delle fiere è un fiore all’occhiello da esibire con orgoglio. Anche per questa edizione si rinnova la sinergia con l’Università Roma Tre.
Infine, c’è Roma a fare la differenza. Già, perché non basta essere una grande metropoli. Dopotutto Londra, New York e persino Parigi non hanno una vera fiera di Arte Antica. Più che l’economia, il numero degli abitanti, o la ricchezza dei musei, conta una certa indescrivibile disposizione d’animo. Come accade a Firenze, a Maastricht o a Basilea, regina del moderno, oltre che dell’avanguardia. Roma, che pur avrebbe diritto di stare nel primo gruppo, è piuttosto parte del secondo – a cui forse si potrebbero aggiungere anche Napoli e Milano, come ben si capisce guardando come sono distribuite le gallerie che sono parte dell’Associazione Antiquari d’Italia (ne abbiamo parlato qui, ndr.).
La Capitale che accoglie la fiera diventa un’esperienza in sé, che in qualche modo alla fiera si integra, sul piano della narrativa, prima che sul piano dell’offerta culturale. Oltre che di opere, le nostre città sono piene di storie, preziose quanto i beni culturali. Il che è ancor più significativo se si pensa ai molti stranieri che negli ultimi anni sono venuti a vivere in Italia, in parte per i vantaggi fiscali, ma in parte proprio per la qualità della vita – siamo ancora nel campo dell’esperienza! -che certe nostre città sanno offrire. Se poi la politica diventa un interlocutore attento, ecco che si può tornare a guardare al futuro con motivato ottimismo, nonostante la tormentata congiuntura internazionale.

L’edizione 2025 di “Arte e Collezionismo a Roma” sarà infatti la prima fiera antiquaria a saggiare il regime dell’Iva al 5%. E i nostri collezionisti sanno come cogliere le opportunità. Sono guidati dalla passione, e non hanno paura di navigare controcorrente, perché sanno che alla lunga l’antico, se di qualità, darà loro ragione. Noi siamo qui per dimostrarlo. Sembra un paradosso, ma ciò che è antico non può “invecchiare”, e data la concentrazione di professionalità che “Arte e Collezionismo a Roma” riesce a mettere a disposizione del pubblico, ecco che questi tempi difficili diventano un momento per migliorare ancora, per selezionare, per crescere, per evolvere, per costruire davvero un futuro migliore, più aderente alle forme in cui la società stessa sta evolvendo, non dissociato da queste. “Le persone comprano quel che conoscono” diceva il mio babbo, il che è ancora vero. Per questo il nostro impegno va anche verso le università, le accademie, e gli istituti superiori, ai quali sempre l’Associazione Antiquari d’Italia, e la fiera con essa, cercano di essere vicine. Coltivare la continuità generazionale è conditio sine qua non. Conoscere è per tutti noi il presupposto per riconoscere le opportunità che il passato offre in quanto risorsa, al riparo dai potentissimi megafoni della cultura di massa e dalle infinite trappole del conformismo digitale. Se collezionare arte è da sempre anche un modo di difendere la propria identità, individuale e collettiva, allora “Arte e Collezionismo a Roma” non è solo un mercato di opere d’arte scelte dai migliori professionisti del settore, ma anche un’occasione di crescita sicura.
Bruno Botticelli è Presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia e Segretario della Biennale Internazionale d’Antiuariato di Firenze. Arte e Collezionismo a Roma è organizzata dall’Assoziazione Antiquari d’Italia.
Riportiamo di seguito l’elenco degli espositori 2025:
- 800/900 Artstudio
- AL Fine Art Antonacci Lapiccirella
- Alice Fine Art
- Altomani&Sons
- Antichità Alberto di Castro
- Antichità Giglio
- Paolo Antonacci
- Giovanni Asioli Martini Antiquario
- Bacarelli Antichità
- Benappi Fine Art
- Bottegantica
- Botticelli Antichità
- Maurizio Brandi Antiquario
- Brun Fine Art
- Burzio
- Roberto Campobasso
- Cantore Galleria Antiquaria
- Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs
- Colnaghi
- Copetti Antiquari
- Alessandro di Castro
- Miriam di Penta Fine Arts
- Fondantico di Tiziana Sassoli
- Enrico Frascione
- Galerie Canesso
- Galleria Berardi
- Galleria d’arte Frediano Farsetti
- Galleria Roberto Ducci
- Galleria Gomiero
- Galleria Marletta
- Galleria Russo
- Galleria Carlo Virgilio & C.
- Gallo Fine Art
- Gallori Turchi Antichità
- Michele Gargiulo “Antiquario”
- Giacometti Old Master Paintings
- Goldfinch Fine Arts
- Matteo Lampertico Arte Antica e Moderna
- DYS44 Lampronti Gallery
- Stuart Lochhead Sculpture
- Longari Arte Milano
- Lullo-Pampoulides
- Tommaso Megna
- Renzo Moroni
- Maurizio Nobile Fine Art
- Carlo Orsi
- Orsini arte e libri
- Parronchi Dipinti ‘800-‘900 S.r.l.
- Raffaello Pernici
- Piva & C., Porcini
- Reve Art
- Robilant + Voena
- Romano Fine Art
- Santa Tecla S.r.l.
- Scultura Italiana di Dario Mottola
- Secol-art Antichità di Masoero Davide & C.
- Rob Smeets Old Master Paintings
- Gian Enzo Sperone
- Valerio Turchi
- Verdini
4 Luglio 2025